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Il rito religioso. Uno studio psicologico
Seguendo la tecnica psicoanalitica suggerita da Freud in Totem e tabù (1913), Reik analizza le ritualità comuni sia ai costumi degli uomini primitivi sia alle credenze di certe religioni moderne, alla ricerca di un significato e una funzione profondi, ignoti ai praticanti, analoghi a quelli dei “riti privati” dei nevrotici ossessivi. Gli usi, le tradizioni e le credenze dei popoli seguono infatti, secondo Reik, la logica di tutte le produzioni mentali che scaturiscono dall’inconscio, come la logica dei sogni o dei sintomi morbosi nevrotici.
Theodor Reik (Vienna, 1888 - New York, 1969) è stato uno psicoanalista austriaco, seguace e stretto collaboratore di Freud. Docente all’Istituto Psicoanalitico di Berlino fino al 1934, è emigrato nei Paesi Bassi e poi negli Stati Uniti con l’avvento del nazismo. Le sue opere si concentrano su tematiche a sfondo antropologico, religioso e criminologico e le sue ricerche sulla psicoanalisi applicata alla “couvade” (atteggiamento di partecipazione paterna alla gravidanza) e sui riti di iniziazione.