Prezzo:
La morte di Federico García Lorca. E la repressione fascista di Granada del 1936
“Se Federico non fosse morto quel mattino a Viznar, è probabile che sarebbero state dimenticate le migliaia di altri granadini innocenti, ma meno famosi, che i ribelli hanno massacrato. Essi invece saranno ricordati ancora per molto tempo dopo che i responsabili della repressione saranno caduti nell’oblio.”
All’alba del 19 agosto 1936 venne fucilato per mano dei suoi stessi connazionali l’uomo che incarnava più profondamente lo spirito poetico della Spagna. Federico García Lorca fu vittima di quella rivolta franchista che, con una brutale repressione, colpì la città andalusa di Granada. Quell’uomo, che abbracciò la Spagna con un amore che trascendeva la politica, era colpevole di essere stato avverso all’estremismo nazionalistico, al conformismo e all’intolleranza. Socialista, omosessuale e massone: questi erano stati i suoi presunti “crimini”. Per anni il governo spagnolo ha nascosto la verità sulla sua morte. In questa ricostruzione dell’assassinio, Ian Gibson ripara quell’imperdonabile torto. Basato su numerose documentazioni e interviste, il libro di Gibson fa luce non solo sulla morte del grande poeta, ma anche sulla situazione politica in Spagna negli anni che precedettero la guerra civile, alla luce dei quali è possibile capire davvero quel che accadde a Granada nel 1936.
Ian Gibson (Dublino, 1939) è un noto ispanista irlandese naturalizzato spagnolo, nonché il più importante biografo di Federico García Lorca. Esperto di storia spagnola contemporanea, la sua fama è dovuta principalmente ai lavori biografici su Salvador Dalí, Antonio Machado e Luis Buñuel e a opere incentrate sulla guerra civile spagnola e sul regime di Franco.